Muore d´infarto mentre sgrida gli ex alunni che lo tormentano

Da settimane continue molestie, insulti e angherie

Muore d´infarto mentre sgrida gli ex alunni che lo tormentano

Il mattino stesso era andato dai Carabinieri per segnalare tutti gli episodi


Giuseppe Cucinotta

Quasi ogni sera si presentavano puntualmente sotto il suo balcone urlandogli insulti e minacciandolo. Aldo Fantino, professore di musica alle medie di Sasso Marconi, pensionato dall´1 luglio che sperava di curare finalmente la sua passione per la Storia, era estenuato da quei ragazzini maleducati. E così ha deciso di scendere in strada per fronteggiarli. Ma dopo averne fermato uno, nel tentativo di portarlo dai Carabinieri, è crollato a terra, probabilmente per infarto, ed è morto poco dopo. Ora il minorenne D.C., 16 anni, è "avvisato" per omicidio preterintenzionale aggravato da motivi futili ed abietti, minacce, percosse ed omissione di soccorso. Altri quattro giovanissimi che erano con lui, sono indagati per violenza privata ed omissione di soccorso. Fantino, 64 anni, moglie e due figlie, residente in viale Nuovo, era bersagliato dalle continue angherie di quel gruppetto di ex studenti. Angherie che andavano avanti da mesi. Tanto che, venerdì, nella mattina del suo ultimo giorno di vita, ha presentato denuncia ai Carabinieri di Sasso. Denuncia contro ignoti, perché il professore non sapeva chi fossero quelli che lo infastidivano con schiamazzi sotto casa, insulti sui muri, frasi ingiuriose urlate in pubblico, anche vicino alla Gelateria dei Fiori, il citofono che non smetteva di suonare durante la notte, perfino mutande abbandonate sotto il portone. Vessazioni senza un motivo apparente, se non le normali incomprensioni che si possono creare in un rapporto fra insegnante e alunni. La sera di giovedì l´ultima provocazione, in tutto simile a quella che 24 ore dopo si concluderà con la morte del professore: secondo la denuncia, un gruppetto di ragazzi va sotto casa Fantino, comincia ad urlare insulti, con allusioni pesanti, e qualcuno sfida l´insegnante a scendere giù. Quando lui lo fa, tutti se la danno a gambe. Passa mezz´ora e siamo daccapo. Uno del gruppo torna a farsi sentire con i "soliti" insulti, conditi questa volta da una minaccia: «Scendi che ti ammazzo». Forse il professore sperava che con la sua denuncia del giorno dopo, le angherie sarebbero finalmente cessate. Ma così non è stato. Puntualmente i ragazzini si sono ripresentati verso le 11 di venerdì sera sotto il balcone di viale Nuovo. Sembra che fossero una decina. Fantino era sul balcone con la moglie Maria Carla, la figlia Laura ed il genero. Mangiavano un gelato e facevano quattro chiacchiere. Ai primi insulti, il professore ha perso la pazienza, e catapultandosi per le scale è finalmente riuscito ad afferrare uno dei ragazzini per la manica della maglietta. «Stavolta vieni con me dai carabinieri, chiamiamo i tuoi genitori» urla al giovane, mentre uno alla volta, preoccupati, arrivano anche la figlia, il genero, un cognato ed un vicino. Il minorenne si divincola, protesta perché, dice, «mi hai strappato la maglietta». Con lui anche una giovanissima amica, che prende le sue difese urlando «lasciatelo stare». Pochi attimi e il professore cambia atteggiamento. Forse si sente male. Smette di parlare, le braccia abbandonate lungo il corpo, si accascia sull´asfalto. Il ragazzo scappa inseguito dalla richiesta di aiuto di Laura, la figlia di Fantino. Il professore, colto probabilmente da infarto, respira ancora. E´ una donna che blocca l´auto per non investire il corpo, a soccorrerlo offrendo ai parenti il suo cellulare con cui chiamare il 118. Purtroppo la corsa all´ospedale Maggiore è inutile. L´uomo muore poco dopo.
I Carabinieri di Sasso Marconi ieri mattina hanno identificato D.C., il ragazzo protagonista degli ultimi minuti di vita di Fantino. Difeso dall´avvocato Alessandro Alberti è stato a lungo interrogato. E ha fatto il nome degli altri quattro amici, che erano con lui, tutti di età non superiore ai sedici anni: «Appena il professore è crollato a terra ci siamo spaventati e siamo scappati».
«Aldo stava benissimo – dice la moglie Maria Carla. – Aveva appena fatto gli esami di routine ed erano tutti negativi. Colesterolo, elettrocardiogramma, valori del sangue, tutto perfetto. Era sano come un pesce. Il medico gli aveva detto Aldo sei meglio di un ragazzino». Nella scuola Galileo Galilei in cui Fantino ha insegnato fino a giugno, tutti sono informati, ma, dice la moglie, «nessuno si è fatto vivo». Sgomento l´insegnante di Religione che piange al telefono: «La scuola è sconvolta e a me manca l´aria».




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Fonte: http://espresso.repubblica.it - 06/07/2008

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