Mette hashish nella tisana della prof

Mette hashish nella tisana della prof

Denunciato l6enne della media Fiti di Laives: «Non mi ha difeso e le ho fatto un dispetto» L'insegnante è corsa al pronto soccorso. Il preside Endrighi: «Sospeso per dieci giorni»


di Massimiliano Bona

BOLZANO. Voleva vendicarsi della professoressa di educazione artistica, che l'anno scorso non aveva preso le sue difese dopo un'accesa lite con un compagno, e allora ha deciso di mettergli un mozzicone contenente hashish e marijuana nella tisana. L'insegnante, una 47enne di Laives, l'ha bevuta e non si è accorta di nulla. Ha scoperto tutto il giorno dopo, grazie alle confidenze di alcuni alunni: ha sporto denuncia ai carabinieri e, allarmata, ha fatto le analisi del caso all'ospedale. Il ragazzino, 16 anni, è stato sospeso 10 giorni.

Il giovane tunisino, che vive in una comunità alloggio per minori a Bolzano, è un pluri-ripetente, noto a docenti e alunni della «Filzi» di Laives per una serie di piccoli furti. Era già stato segnalato ai carabinieri della stazione della Bassa Atesina per la sparizione di alcuni telefonini e Mp3, ma la refurtiva è stata solo parzialmente ritrovata. Gli stessi insegnanti sapevano di doverlo tenere d'occhio, perchè è considerato un ragazzo «problematico», ma nessuno si aspettava che arrivasse a tanto.
Lunedì 9 febbraio diirante una lezione di educazione artistica ha pensato di mettere in pratica un piano che aveva pensato e ripensato per giorni. Ha atteso solamente che la «prof» si allontanasse dalla classe e poi ha deciso di entrare in azione. Il thermos, che l'insegnante solitamente porta da casa, era appoggiato vicino alla cattedra. Il teenager tunisino ha tirato fuori il mozzicone che aveva in tasca. Conteneva hashish e marijuana. Ha versato la droga nella tisana e si è dileguato rapidamente. Pare che qualche compagno abbia assistito alla «bravata», ma ha preferito non dire nulla. La professoressa, ignara di tutto, ha bevuto l'intero contenuto del thermos. II giorno dopo un paio di alunni, nel corso di una chiacchierata informale, hanno vuotato il sacco e informato la docente di quanto era successo il giorno prima.
Quest'ultima, comprensibilmente allarmata, si è recata alla caserma dei carabinieri di Laives assieme al preside dell'Istituto comprensivo Luigino Endrighi per sporgere denuncia. «La professoressa - spiega il luogotentente Vincenzo Cipriani - era un po' agitata ed abbiamo cercato di rassicurarla». La donna si è precipitata al San Maurizio per le analisi del caso, ma l'ingerimento della tisana - per fortuna - non ha avuto alcuna conseguenza per la sua salute. Lo stesso preside Endrighi ha confermato ai carabinieri che si trattava di un giovane problematico. «È stato sospeso - ha spiegato il dirigente scolastico ai militari dell'Arma - fino al 20 febbraio».
Dopo aver raccolto la denuncia i carabinieri sono andati a prendere il giovane a scuola e lo hanno interrogato a lungo. Il ragazzo tunisino non si è fatto pregare ed ha spiegato il motivo dì quel gesto. «Ci ha detto che voleva fare un dispetto alla prof, colpevole a suo dire di non averlo difeso l'anno prima dopo un diverbio con un compagno, che lo aveva insultato. Il ragazzo ha aggiunto inoltre di aver trovare quel mozzicone per strada». I carabinieri hanno perquisito, quindi, la comunità alloggio nella quale risiede il giovane, a Bolzano, e hanno inviato il thermos al laboratorio dell'Arma, alla «Guelfa» di Laives. E i tecnici del Las hanno confermato la presenza di stupefacenti. Il giovane, ora, è stato segnalato alla Procura dei minori e denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti, violenza privata ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.



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Fonte: Alto Adige 19/02/2009

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