Colpisce con un pugno la maestra del figlio: denunciato dai carabinieri

Colpisce con un pugno la maestra del figlio: denunciato dai carabinieri


M.B., collaboratore scolastico di 43 anni, ha colpito l'insegnante che si era lamentata delle tante assenze del bambino che frequenta l'istituto comprensivo Ignazio Florio
21 marzo 2018
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Palermo, colpisce con un pugno la maestra del figlio: denunciato dai carabinieri
Un collaboratore scolastico, M.B., 43 anni, è stato denunciato dai carabinieri per avere aggredito la maestra del figlio di 10 anni, che frequenta l'istituto comprensivo Ignazio Florio a Palermo. La donna è stata colpita al volto con un pugno e minacciata di morte dopo che si era lamentata con l'uomo per le ripetute assenze del bambino. L'insegnante è stata portata in ospedale. La prognosi è di sei giorni.

M.B. è un precario che lavora in un plesso scolastico e avrebbe lavorato nello stesso istituto comprensivo Ignazio Florio di via Astorino. L'uomo aveva chiesto un permesso per far uscire il figlio prima dell'orario di fine lezioni. L'insegnante ha fatto presente che l'andamento scolastico dell'alunno poteva essere inficiato dalle tante assenze accumulate. E' nata una discussione, e M.B., che ha già a suo carico diverse denunce per rissa e percosse, ha aggredito la maestra. La donna è stata medicata al pronto soccorso di Villa Sofia.

M.B., nel giugno scorso, era stato denunciato perché aveva lasciato il bambino solo in auto mentre giocava con le slot machine. "Il collaboratore scolastico - dice la dirigente dell'istituto comprensivo Ignazio Florio, Lucia Lo Cicero - ha lavorato per anni in questo plesso scolastico. Negli ultimi tempi era molto preoccupato per i suoi cinque figli. Erano in corso delle pratiche per valutare le condizioni in cui vivevano i suoi figli. So che è seguito dai servizi sociali. L'esortazione dell'insegnante sulle assenze del bambino ha scatenato in lui una reazione che non è giustificabile".

"Per noi - sottolinea la preside della Florio - i collaboratori scolastici sono fondamentali. Anche lui ha contribuito a migliorare le condizioni del plesso che rappresenta un punto di riferimento nella vita di tanti alunni. Purtroppo, per situazioni particolari, non riesce a controllare la rabbia che già era esplosa una prima volta con un altro collega in un'altra scuola. Quando ho saputo della lite, l'ho spostato in un altro plesso il pomeriggio. Noi educhiamo con l'esempio e dobbiamo garantire la massima serenità ai nostri alunni. Chi sbaglia e non rispetta queste regole deve essere allontanato. Lui aveva chiesto il trasferimento ad altra struttura".

Quanto successo ieri per la dirigente scolastica è stato un grande dolore: "I miei insegnanti sono molto preparati - dice Lucia Lo Cicero - e seguono tanti ragazzi difficili con situazioni alle spalle non semplici. Eppure affrontano questo lavoro con passione. Le condizioni dell'insegnante per fortuna non sono gravi. Il pugno in faccia non le ha provocato fratture. Mi ha detto che presto tornerà in servizio. L'insegnante anche in questa occasione ha dimostrato molta preparazione e soprattutto tanta umanità".




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Fonte: La Repubblica
Link consultato il 21/03/2018

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