Piacenza, studente manda la prof all'ospedale

Piacenza, studente manda la prof all'ospedale


Botte in prima media, sette giorni di prognosi all'insegnante. Il preside: "Il ragazzino aveva già creato problemi"
di MARCELLO RADIGHIERI

PIACENZA Un nuovo episodio di violenza contro gli insegnanti, in questo caso in una scuola del piacentino. Uno studente di prima media ha aggredito la docente colpendola ripetutamente ad un braccio. Percosse pesanti, che hanno costretto l’insegnante a recarsi al pronto soccorso, dove le è stata refertata una prognosi di 7 giorni per la guarigione dell'arto, che peraltro presentava già qualche problema. Il ragazzino è stato sospeso con obbligo di frequenza, e la scuola avrebbe già presentato una denuncia per infortunio sul lavoro e una segnalazione ai servizi sociali. All’origine del gesto, secondo quanto riportato dal quotidiano “Libertà”, vi sarebbe una «crisi comportamentale» e la voglia di «attirare l’attenzione».

L’episodio, riportato dal quotidiano “Libertà”, sarebbe avvenuto qualche giorno fa ed è solo l’ultimo di una lunga serie. "L'episodio, avvenuto il 30 gennaio scorso, è stata la punta dell'iceberg di una situazione già molto difficile. Il ragazzino, che frequenta la prima media, si era già reso protagonista di altre intemperanze, ad esempio aveva costruito un rudimentale aggeggio con il quale dava la scossa ai suoi compagni e aveva fatto esplodere dei petardi nel doposcuola pomeridiano". Lo ha spiegato la preside della scuola media della Valnure, nel Piacentino, dove una professoressa è finita al pronto soccorso per i colpi di un alunno.

"Abbiamo subito avviato una serie di azioni segnalando l'accaduto ai Servizi sociali del comune di residenza del ragazzo - spiega la dirigente scolastica - che mi risulta abbiano mandato un assistente sociale a casa. Poi siamo intervenuti con tutte le azioni di sostegno possibili sulla classe", ha aggiunto, "perché in questi casi c'è anche il rischio che un soggetto di questo tipo possa diventare un leader negativo per tutti i compagni".

Sabato scorso il padre di un alunno ha aggredito il vicepreside della scuola Murialdo di Foggia, colpevole di aver rimproverato il figlio perché all’uscita da scuola spingeva i compagni, e a inizio febbraio un 16enne di Acerra ha accoltellato la sua professoressa in classe. E anche nel piacentino non si tratterebbe di un caso isolato, visto che in un’altra scuola media della provincia un’insegnante è stata bersagliata dal lancio di cheving gum da parte di un gruppo di bulli.

«Chiediamo di perseguire duramente i responsabili: i genitori rispondano delle azioni dei figli – ha dichiarato Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma - È grave il fatto che uno studente aggredisca il proprio insegnante che in quanto tale rappresenta anche l'autorità statale. Trattandosi di un soggetto minore dei 14 anni egli non è perseguibile penalmente ma certamente i genitori (o chi per essi) rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli». La Gilda inviterà formalmente l'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna e l'Avvocatura dello Stato di Bologna «ad agire nelle competenti sedi giudiziarie, solitamente lo fanno solo quando si tratta di andare contro gli insegnanti e mai quando c'è da agire per tutelarli».




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Tratto da: la repubblica.it - 14/02/2018
Link consultato il 14/02/2018: Link

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