Vimercate, al Floriani studenti lanciano una sedia contro la prof: ferita a una spalla

Vimercate, al Floriani studenti lanciano una sedia contro la prof: ferita a una spalla


L’«agguato» in aula, qualcuno ha spento la luce. La docente di 56 anni si è fatta curare al pronto soccorso ed è stata dimessa con qualche giorno di prognosi, poi si è presentata ai carabinieri e ha sporto denuncia

di Federico Berni

Il buio in classe, all’improvviso. Le tapparelle vengono abbassate, le luci si spengono. Pochi secondi e in aula si scatena un lancio di oggetti. Parte di tutto, sedie comprese. Una di queste colpisce violentemente alla spalla la professoressa di italiano e storia, che in quel momento è girata verso l’uscita e non vede gli autori.

La docente finisce in ospedale: per la 56enne cinque giorni di prognosi, oltre allo choc. Increduli anche gli altri professori che insegnano all’istituto superiore «Floriani» di Vimercate, in provincia di Monza. Una scuola professionale (con una sezione di liceo distaccata) dove spesso si verificano episodi turbolenti (nel 2013 venne colpito un docente con un pugno), e dove gli insegnanti si sforzano ogni giorno di trasmettere ai giovani il rispetto delle regole.

I carabinieri hanno subito avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare i bulli responsabili. Bisognerà chiarire innanzitutto se si è trattato di una rappresaglia mirata contro la professoressa, o se quest’ultima sia rimasta vittima di un pesante gioco tra gli stessi ragazzi del terzo anno del corso a indirizzo industriale (età media 17 anni). Stando a quanto ricostruito, l’insegnante, alla fine della prima ora, si stava avviando verso l’uscita, dando le spalle agli studenti. Dopo che nella stanza è calato il buio, sono cominciati a volare sedie e altri oggetti.

L’insegnante, incredula e dolente, si è subito sfogata con alcune colleghe. «Non ci credo questo è davvero troppo», sarebbero state le uniche parole che è riuscita a pronunciare. È stata accompagnata al pronto soccorso di Vimercate e, di seguito, alla stazione dei carabinieri per presentare la denuncia. Il preside Daniele Zangheri, dopo la comunicazione alla Procura per i minori, è andato in aula per un faccia a faccia con gli studenti. Ma il nome degli autori della «bravata» non è venuto fuori: nessuno si è fatto avanti. «Inutile nasconderci, spesso ci confrontiamo con situazioni difficili, ma un episodio così grave, da quando ho preso incarico qui tre anni fa, non era mai successo», ha sottolineato il dirigente scolastico.

«Ho sentito la collega ed era incredula, molto provata, è un atto grave. Ho tentato di farlo capire ai ragazzi: ci sforziamo ogni giorno per far comprendere l’importanza di certi valori». L’episodio ha suscitato anche la reazione dell’assessore regionale lombardo all’Istruzione Melania Rizzoli, che ha parlato di «gesto di violenza inaudita e inqualificabile, non solo per l’aggressione, ma anche per la modalità in cui è stato perpetrato». Il deputato leghista Massimiliano Capitanio (brianzolo) ha voluto ricordare il progetto di legge per «reintrodurre l’educazione civica obbligatoria nelle scuole».

http://lascuolaviolenta.blogspot.com
Fonte: milano.corriere.it
Link consultato il 30 ottobre 2018: link

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